The Cal nel Paese delle meraviglie
Milano. La svolta affidata nel 2016 ad Annie Leibovitz e proseguita nel 2017 con Peter Lindbergh, continua con la 45esima edizione del Calendario Pirelli che, andando ben oltre la celebrazione della bellezza, si concede una fiaba dove il surreale incontra la politica. A firmare il 2018 è Tim Walker, fotografo di moda inglese, nato nel 1970, che per il suo The Cal ha voluto ricreare «Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie» a partire da un cast all black. «Volevo andare alla genesi dell’immaginario di Lewis Carroll, spiega, in modo da poterlo raccontare nuovamente dall’inizio. Volevo trovare un punto di vista diverso e originale».Ispirandosi alle illustrazioni di John Tenniel, che compaiono nella prima pubblicazione del libro di Carrol, Walker ha scattato 28 immagini, in 20 diversi set, e ha voluto al suo fianco la scenografa Shona Heath e Edward Enninful, fashion stylist oltre che direttore di «British Vogue». Questa versione afro di Alice vede in scena 18 celebrità, tra cui attori, modelle, musicisti, nomi dello spettacolo e attivisti, chiamati a interpretare i personaggi della favola: una divertita Woopi Goldberg («quando si pensa al Calendario Pirelli, ha detto, io non sono certo la faccia che viene in mente») nei panni della Duchessa Reale; il modello e attore Djimon Hounsou (era lui che Herb Ritts fotografava nel 1989 con una piovra adagiata sulla testa, ed è ancora lui a essere stato per due volte candidato all’Oscar) come Re di Cuori al fianco della sua incontenibile Regina impersonata da RuPaul, personaggio televisivo e drag queen; i boia reali di Naomi Campbell e di Sean «Diddy» Combs, rapper e produttore; e l’Alice di Duckie Thot, giovanissima scoperta della moda e figlia di rifugiati sudanesi in Australia, «ideale incarnazione moderna dell’inquieta e sradicata eroina di Carroll». Tra gli altri anche Jaha Dukureh, leader gambiana per i diritti delle donne; la modella e attivista Adwoa Aboah; l’attrice Lupita Nyong’o; l’avvocatessa prestata alla moda Thando Hopa, voce degli albini africani; Wilson Oryema, artista ambientalista e performer, oltre che modello.Un calendario libero e folle, che mescola sogno e vita reale per parlare il linguaggio dell’inclusività, come spiega Edward Enninful, e mettere in scena un mondo dove la discriminazione e i confini non esistono, e dove la diversità è un valore. ...